Carla Marciano Quartet
Carla Marciano Quartet è un quartetto molto interessante costituito da musicisti del calibro della Marciano, Alessandro La Corte, Aldo Vigorito e Gaetano Fasano. Si tratta di una formazione assai coesa, che porta avanti e mantiene alto il buon nome del Jazz italiano.
Il quartetto nasce negli anni duemila e ha all’attivo ben cinque album, i cui brani portano la firma della più autorevole sassofonista donna in Italia.
Carla Marciano, infatti, registra con i suoi amici e colleghi musicisti il primo album dedicato a Coltraine dal titolo “Trane’s Groove”. L’album, pubblicato dalla DDQ nel 2003 viene inciso dalla commistione di suoni di Marciano, La Corte, Vigorito e Donato Ciamaglia alla batteria. Ospite speciale: Dario Deidda al basso.
Nel 2005 viene pubblicato “A Strange Day”. Un album tumultuoso, dove la carica espressiva della sassofonista irrompe nello spazio. L’album viene presentato in diversi Jazz festival negli USA. Ricordiamo, infatti, “Hartford International Jazz Festival” e “Italian Women In Jazz Festival”, solo per citarne alcuni.
Il 2008, invece, è l’anno di “Change of Mood”. Carla Marciano Quartet propone ancora nuovi brani, inediti, composti dalla leader. Ancora una volta, la formazione ci offre una contrapposizione di colori, di sentimenti e di emozioni.
Nel 2012 arriva “Stream of Consciusness”, un’ode alla interiorità e al vortice di passioni e nevrosi. D’altra parte, il titolo dell’album è abbastanza esaustivo: il flusso di coscienza. Uno stato emotivo in cui ti liberi delle angosce, senza badare più di tanto alle incoerenze e alle contrapposizioni tipiche della natura umana.
Il gruppo ha salpato diversi mari. Non più un viaggio in orizzontale, a galla sulla superficie dell’acqua. Ma nelle profondità dell’abisso, quello dell’identità, un tema ricorrente nella letteratura così come nella filosofia. L’incognita dell’identità, la necessità di dare un nome ad ogni cosa rende limitato l’essere e anche il mondo circostante. Perché la realtà non è fatta di confini stretti, ma di ampie sfumature.
Psychosis, Challenge Records, 2019
L’ultimo album di Carla Marciano insieme al suo quartetto è “Psychosis“, un omaggio a uno dei più grandi geni della musica da film. Bernard Herrman, compositore e direttore d’orchestra. La Marciano, arrangia, rielabora ed adatta per un quartetto di jazz, alcuni dei suoi più celebri temi, tratti da film altrettanto famosi di registi altrettanto geniali.
L’album “Psychosis” prende il nome proprio dai thriller dei grandi del cinema internazionale: “Marnie”, “Psycho” e “Vertigo” di Alfred Hitchcock, “Taxi Driver” di Martin Scorsese e “Twisted Nerve” di Roy Boulting.
Brani dal respiro classico, concepiti per organici orchestrali, qui presentati in una nuova veste. Ma sempre nel pieno della bellezza delle melodie, ma allo stesso tempo aggiungendo nuovi spazi improvvisativi completamente originali. Spazi che consentono al quartetto di mantenere la propria identità, senza abbandonare il prorio linguaggio.
Carla Marciano Quartet, quindi, continua a sviluppare un discorso musicale tenuto vivo da un’altalena sempre coinvolgente. Tra momenti dalla coinvolgente carica passionale ed altri più riflessivi, la sassofonista conserva la direzione del suo viscerale linguaggio improvvisativo. In questo modo, Marciano mette a nudo la propria anima in assoluta libertà, animata da un forte desiderio di ricerca e sperimentazione.
L’album contiene anche una additional track, un famoso tema tratto dalla saga di “Harry Potter”, arrangiato e adattato da Alessandro La Corte. Omaggio, questo, ad un altro grandissimo compositore: John Williams.